Il Deepfake è una tecnologia utilizzata per abbattere i costi nel mondo del cinema. Tramite un’intelligenza artificiale, si può letteralmente scambiare le facce tra il protagonista del video e quello della foto.
La foto viene ancorata ai lineamenti del volto presente nel video. Ad esempio, sul web impazza un video di Tom Cruise che esegue magie – tuttavia si tratta di un mago che ha montato su sé stesso la foto dell’attore.
La qualità di questi video raddoppia ogni 6 mesi: presto, non saremo più in grado di distinguere filmati veri da quelli falsi.
Revenge Porn
Una delle minacce è rappresentata dal porno non consensuale, ovvero dall’utilizzo di immagini prelevate dai social e montate su scene di sesso. Si tratta di un fenomeno classificabile come Revenge Porn.
Il 95% dei video deepfake è porno non consensuale. E il 90% di quei porno hanno come protagoniste donne e ragazze.
Per questo, è importante seguire alcune semplici regole, per avere il pieno controllo dei propri contenuti online:
- Limitare la diffusione delle proprie immagini sui social network;
- Limitare la visione delle nostre immagini sui social solo ad amici, parenti e soggetti conosciuti;
- Non inviare foto personali a sconosciuti o persone che ci contattano via mail o social, proponendo lavori o altro;
- Non scaricare App che ringiovaniscono/invecchiano oppure animano le foto, poiché tali strumenti raccolgono i nostri dati biometrici che possono finire in mani sbagliate;
- In caso di furto di immagini o identità, presentare denuncia a Polizia Postale, Garante per la Privacy e forze dell’ordine.
Le nostre foto di per sé non codificano dati biometrici, per questo è richiesto l’intervento di Intelligenze Artificiali. Se tuttavia utilizziamo app in grado di ringiovanire o invecchiare, o di animare foto, oppure in grado di scambiare le nostre facce, allora c’è già un’AI attiva che codifica quelle immagini rilevando punti biometrici. Perciò, a partire da quei dati, il deepfake semprerà ancora più reale.
Come VISIONARI ci opponiamo al fenomeno dei Porno Deepfake, e chiediamo di informare gli utenti sull’utilizzo delle immagini di tutte le app.